Mi spiace cominciare questo post con un tono affatto positivo e ottimistico. Sono stanca, spaventata e arrabbiata. Non un’ottima condizione per scrivere su un blog. Non un’ottima condizione per scrivere, in generale. La ragione è la recrudescenza della pandemia e il dubbio, atroce, che la primavera sia passata invano. Le conseguenze di questa paura, di cui ho parlato la scorsa settimana sul blog, sono sotto gli occhi si tutti, sulla pelle di tutti, anche sulla mia. Sfiorarla produce orripilazione. La novità è che questa condizione riguarda ormai anche la scrittura. La bozza di progetto per il nuovo romanzo che ho terminato qualche settimana fa è decisamente migliore di qualunque altra abbia mai confezionato. Sta lì, in una…
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