Numerosi migranti e richiedenti asilo, una volta giunti lungo la frontiera tra Croazia e Bosnia Erzegovina, sono stati picchiati e torturati dalla polizia croata, per poi essere costretti a rimettersi in cammino verso la Bosnia.
Non è certo la prima volta che così gravi violazioni del diritto internazionale vengono perpetrate dalle autorità croate, ma ancora la Commissione europea continua a non stigmatizzare sufficientemente tali pratiche.
Inoltre, appare doveroso ricordare che il governo croato beneficia annualmente dei contributi europei volti a sostenere gli stati dell’Unione Europea nella gestione dei flussi migratori, il che rende ancora più inaccettabile, se possibile,…
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