La svolta a sorpresa, non c’è pace per i parrucchieri

 

Finte bionde inviperite per la ricrescita, estremiste della messa in piega spettinate, fanatiche della frangia in crisi di astinenza dalle sforbiciate e receptionist che abusano della gomma: ogni telefonata è un appuntamento annullato. Tra le innocenti evasioni concesse ai clandestini delle zone rosse c’è il parrucchiere: il Dpcm ha censurato la pedicure e i massaggi masochistici (i centri estetici sono chiusi) ma non la permanente.

A una condizione: bisogna farla nel proprio comune. La deroga sembra un privilegio: in realtà, ha sabotato molti negozi, soprattutto in provincia. Perché quello tra una donna e il suo hairstylist è un rapporto monogamo e — spesso — a distanza. Laboratorio ED, a Seregno, è un luogo di culto (estetico): di solito, le signore si…
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