Le manifestazioni del movimento delle sardine nelle piazze del Sud Italia non rispondono certamente alle istanze di riscatto provenienti dal Mezzogiorno d’Italia.
Noi meridionali “impegnati” siamo simili metaforicamente a formiche laboriose, molto attive, e non certamente simili a sardine ammassate, statiche e senza idee. Definirsi sardine è già un atto di consapevole o inconsapevole ammissione di volersi identificare con un oggetto chiuso in una scatola e, pertanto, passivo ed immobile, come le sardine inscatolate, intrise di olio. Ne scaturisce un’idea della politica come passività ed immobilità, proprio in quanto “unta” dal potere che avvolge e blocca chi vuole cambiare le cose.
Senz’altro apprezzabile la…
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