Il mio primo curriculum vitae lo ricordo bene: compilarlo mi aveva richiesto un’incredibile agitazione superata solo dal primo colloquio di lavoro. Fatalità, andò molto bene, la parlantina non mi è mai mancata.
Fu il mio primo tentativo di costruirmi una reputazione buona per un mondo del lavoro ancora largamente sconosciuto.
Con tutta probabilità oggi metterei la massima cura nel compilare il mio profilo di Linkedin se cercassi un lavoro, poiché questo social è anche un potente motore di ricerca virtuale in cui cui avvengono “incontri” tra domanda e offerta di lavoro anche di qualità. Funziona perché oggi la reputazione online conta tanto quanto quella reale e in alcuni casi persino di più.
Oggi però non vi parlo di chi fa della reputazione online un lavoro:…
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Reputazione online: l’impatto dei social media nel mondo del lavoro
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