Sono ore di pioggia incessante, che ancora una volta ha messo in ginocchio città e paesi, seminando terrore e morte. Scrivo al riparo della mia casetta di campagna, e là fuori, sotto il pesco, c’è la panchina che abbiamo costruito con il legno antico della casa vecchia. Un legno che sa di mani, di fatica e di tempo che insegna. Ha le gambe storte e la schiena ricurva, ma non si stanca mai di accogliere qualcuno. La pioggia l’ha resa più bella: sulla sua seduta i petali rosa del pesco si sono adagiati, scossi dal vento forte, uno dopo l’altro, come pensieri leggeri. Le margherite del prato che si stende ai suoi piedi si stanno ripiegando su se stesse, come se volessero proteggersi, o forse solo riposare un momento, stanche di tanta acqua.Tutto sembra fragile e tenero nello…
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