Quando la vittima diventa il colpevole

 

Si è visto un proliferare di preoccupanti episodi, generalmente catalogati come scivoloni, o come “no, ma non intendeva quello”, di victim shaming, distorte narrazioni di episodi secondo le quali la vittima ha in qualche modo portato, accompagnato, o provocato il proprio carnefice a compiere il fatto. È difficile negare come tale tendenza sia particolarmente presente negli episodi in cui l’autore del fatto è un uomo e la vittima è una donna.

L’ultimissimo episodio che ha dato il via a uscite giornalistiche etichettabili come victim shaming è stata la vicenda che ha visto protagonista l’imprenditore milanese Alberto Genovese. Lo stupro prolungato, per ore, di una ragazza di 18 anni, violentata ripetutamente mentre questa…
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