Ho sempre avuto un debole per i veicoli su ruote. Da piccola amavo i pattini a rotelle, la bicicletta e lo skateboard, con i quali sfrecciavo su strade incredibilmente vuote di automobili private. Le avrebbe riempite qualche anno più tardi il boom delle vendite dell’auto privata, frutto dell’ industrializzazione di una Torino votata alla Fiat e alla ricchezza mal distribuita che la fabbrica ha portato con sé. Tutto lo spazio di cemento era a quei tempi per noi, discoli metropolitani alle prese con ogni mezzo possibile, compresi quelli auto costruiti, al fine di scorrazzare sui marciapiedi e sulle strade in allora appena asfaltate. In principio furono i pattini Il mio primo paio di pattini aveva le rotelle di plastica dura e cinghie di cuoio da allacciare…
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