Prima la pizza ora la spremuta. Carlo Cracco non smette di far discutere. Motivo della polemica che sta infiammando i social network uno scontrino, da 41 euro, per tre spremute e due bottiglie di acqua minerale. E’ bastata la semplice condivisione di uno scontrino fiscale su Twitter per far schizzare in tendenza il nome dello chef stellato e – ancora una volta – non per i suoi piatti prelibati.
Negli scorsi giorni Carlo Cracco aveva fatto discutere per un’iniziativa contro gli sprechi alimentari, che lo aveva visto servire ai suoi clienti tre-quarti di pizza invece di una intera. Una provocazione con buoni propositi che aveva però fatto mormorare il web. Il problema? Il prezzo. Sedici euro per una margherita servita…
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